Soddisfatto e carico mister Bisoli al termine del match: “Queste sono quelle partite che fanno capire che i ragazzi avevano una pressione addosso e una cappa per il fatto di non vincere da dodici partite. I ragazzi hanno giocato più tranquilli dopo l’1-0 anche se era il momento cruciale della partita”. 

“Abbiamo preso solo un tiro in porta anche oggi. Si è creato un feeling anche col pubblico e li ringrazio. Andremo a giocare il derby consapevoli che siamo diventati una famiglia, possiamo perdere, ma rappresentiamo un popolo con voglia di lottare su ogni palla”. 

“La panchina sotto alla Curva? Un segnale che tutti vogliamo essere uniti per andare a vincere la partita. Essere più vicini al proprio pubblico è una questione di rispetto, non ruffianaggine. Non piacerà il gioco a volte, ma bisogna rispettarli”. 

“Ormai siamo quasi salvi, abbiamo scavalcato anche il SudTirol, giocheremo da ora con più tranquillità e la cosa bella è che ho visto tutti voler avere un’anima”. 

“Palumbo ha dimostrato che più sta vicino all’area, più diventa pericoloso. Devo dargli molta libertà. I cambi mi hanno dato tanto e il sistema di gioco ha messo in difficoltà gli avversari. La svolta nella ripresa: ho cambiato sistema di gioco perché volevo andare a vincerla”.

“Oggi abbiamo creato un ambiente positivo, una famiglia: senza questo non si va da nessuna parte. Io dò il massimo per il Modena, poi a qualcuno non piacerà il gioco, ma l’importante è che il Modena vinca”.

“Quando sono entrato oggi ho sentito lo stadio che mi applaudiva: mi sono emozionato, questa è la cosa più bella del calcio. Anche lo striscione dei miei vecchi tifosi mi ha fatto piacere perché hanno capito che ho sempre dato tutto”.