Si va verso Modena-Cittadella, che si giocherà il 2 aprile dopo la sosta, allora abbiamo intervistato Andrea Rabito che, con la maglia del Modena, segnò la terza rete contro i veneti il 2 dicembre 2001, mentre il primo gol fu messo a segno da Paolo Ponzo
Che ricordi ha di quella partita?
Ho tanti ricordi e anche contrastanti. Ricordo perfettamente quella partita perché fece gol anche Ponzo, il primo dopo tantissime stagioni. Ricordo l’abbraccio che gli ho dato per quel colpo di testa imparabile. Il ricordo più nitido è quello, Paolo ha lasciato un solco indelebile in tutte le persone che lo hanno conosciuto.
Che rapporto aveva con lo sport?
Posso dire che anche durante il riposo era solito prendere la bici per fare chilometri per smaltire la fatica del giorno prima, voleva sempre andare oltre anche dal punto di vista fisico. Mi ricordo che quando sbagliavo un passaggio, mi chiedeva scusa lui.
Passando al prossimo impegno, cosa pensa del Cittadella?
Da anni hanno Marchetti come direttore e la famiglia Gabrielli come società e hanno sempre azzeccato le scelte, hanno un team collaudato, credo che sia ogni anno una rivelazione perché nessuno si aspetta cosa possa fare, ma ha disputato due finali play off nelle ultime stagioni. Quest’anno ha avuto qualche tentennamento, ma ora sembra aver trovato il bandolo della matassa. Non sono salvi, ma nemmeno il Modena.
Che idea si è fatto invece del Modena?
E’ una squadra ben guidata e mi fa piacere che ci sia una proprietà forte che dà energia per il futuro. E’ la base da cui partire per costruire qualcosa di importante dopo le gestioni travagliate degli anni precedenti che hanno causato disamoramento da parte dell’ambiente. Il centro sportivo è qualcosa di peculiare. Si possono dormire sogni tranquilli finché ci sarà questa proprietà.