L’allenatore canarino ha parlato al termine della partita persa contro i rosanero

“Partita maledetta? No, è stata una partita di calcio, con un ottimo primo tempo, era stretto il 2-1, per demerito nostro che potevamo fare di più. Abbiamo avuto occasioni e non le abbiamo sfruttate. Prendere gol dopo due minuti nella ripresa ha condizionato, ma abbiamo reagito. Non siamo stati rinunciatari. Il 3-2 ha cambiato la partita, dopo si è complicata la voglia di andare a recuperare”. 

“Abbiamo concesso spazi dove la qualità e la personalità di alcuni giocatori loro era pesante. Poi loro hanno concretizzato tutti i tiri in porta e noi alcune occasioni le abbiamo create lo stesso, ma ormai la partita aveva preso una piega negativa a livello mentale. Ci siamo stati, ma era più difficile, abbiamo lasciato spazi e la voglia non è sufficiente e ribaltare il risultato”.

“Abbiamo perso equilibri però il 3-2 non è nato da una giocata del Palermo. Il 3-2 lo abbiamo fatto anche noi, quindi non ci è mancata la voglia. Le palle gol nitide le abbiamo avute. Loro hanno concretizzato al 100%, noi no. Ci siamo allungati, io ho rischiato qualcosa in più, abbiamo fuori giocatori di una certa esperienza a metà campo e lo abbiamo pagato. Era giusto provarci, fa male prenderne cinque anche se non è corretto nell’andamento della partita”.

“Noi siamo una squadra che si gioca sempre la partita, non facciamo tatticismi. L’avevamo interpretata bene, non siamo mai stati rinunciatari. Questa è la nostra caratteristica e siamo anche una delle peggiori difese del campionato. Quando si gioca in campo aperto è favorito chi gioca di rimessa, dovevamo castigare di più il Palermo nel primo tempo. Tremolada? Fa assist e giocate, ma stava rimanendo il buco in mezzo al campo. Ci stavamo allungando e ho cercato di dare brillantezza con Giovannini che ha qualità, è rapido e veloce. Qualitativamente è importante anche lui, volevo forze fresche”.