Modena, Defrel: “Sento che qui possiamo fare qualcosa di importante”

Il francese a La Gazzetta dello Sport:  "Puntiamo in alto. Se sto bene posso fare la differenza"

Gregoire Defrel è pronto a scrivere un nuovo capitolo con la maglia del Modena. Dopo una stagione in crescendo, l’attaccante francese, 34 anni a giugno, ha dichiarato di voler essere protagonista nella prossima annata di Serie B. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha raccontato i suoi obiettivi, i ricordi più intensi della carriera e le motivazioni che lo spingono ancora oggi a dare tutto in campo.

Un finale in crescendo e grandi ambizioni

Se sto bene posso fare la differenza” ha affermato con convinzione. Dopo un avvio difficile, è da febbraio in poi che Defrel ha ritrovato la miglior condizione: “Da febbraio in poi sono tornato in condizione. Punto a mantenere questo stato di forma per tante partite nella prossima stagione. So che se sto bene posso fare la differenza. L’obiettivo? Fare tanti gol come a Sassuolo. Spero di fare un grande campionato, sono di nuovo in forma e mi sento finalmente bene. Puntiamo in alto. C’è un progetto serio e una proprietà ambiziosa”. 

L’attaccante francese ha anche parlato della società gialloblù: “Il Modena è in ottime mani. Ho parlato con il presidente Rivetti e mi ha convinto al primo incontro. Sento che qui possiamo fare qualcosa di importante”.

Sassuolo, Roma e i momenti da incorniciare

L’esperienza a Sassuolo resta la più significativa: “Era casa. Lì ho imparato tanto e vissuto momenti unici come l’Europa League e una stagione in doppia cifra”. Con Di Francesco ha affinato il ruolo da attaccante, mentre con De Zerbi ha vissuto sessioni tattiche intense: “Una volta ci fece ripetere per quattro ore la stessa uscita dalla difesa”.

Anche l’esperienza alla Roma ha lasciato il segno, nonostante i rimpianti per lo scarso minutaggio: “Volevo dire di più all’Olimpico, ma la squadra era piena di campioni. Dzeko e De Rossi? Dei leader totali”. Tra i momenti più belli della carriera cita l’esordio in Serie A con il Cesena, il celebre Roma-Barcellona 3-0 e l’anno da capocannoniere con il Sassuolo.

Il legame con Parigi e il numero 92

Defrel porta con sé l’orgoglio delle sue origini: “Parigi è il miglior vivaio del mondo, specialmente se cresci in quartieri difficili come il mio”. Il numero 92 sulla maglia è un omaggio al suo distretto. Anche la celebre esultanza del “Bandito”, spesso fraintesa, è nata per scherzo tra amici, senza alcun significato violento: “Se riesco a chiarire tutto, potrei tornare a farla. Magari al prossimo gol”.

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