Il futuro di Antonio Palumbo è tutto da scrivere. Il trequartista classe ’96, punto fermo del centrocampo del Modena, potrebbe essere tra i protagonisti delle prossime trattative di mercato. Nonostante un contratto in essere per altre due stagioni, l’estate 2025 potrebbe segnare la fine dell’avventura del numero 10 in maglia gialloblù. Lo riporta il Resto del Carlino.
Tra le righe, un possibile saluto
Il campionato appena concluso ha visto il Modena raggiungere l’obiettivo minimo della salvezza, chiudendo una stagione turbolentacon tante fasi altalenanti. In questo contesto, Palumbo si è confermato uno degli elementi di maggior talento, guadagnandosi stima e attenzioni anche fuori dalla piazza emiliana. Il giocatore, già accostato ad altre squadre nella sessione di gennaio, ha riacceso i riflettori sul suo futuro con un messaggio social che sa di bilancio… o forse di commiato.
In un post su Instagram, ha scritto: “Orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo. Avremmo potuto fare di più, ma sarebbe potuta andare anche peggio. Solo noi sappiamo le difficoltà affrontate. Grazie a chi ci ha sostenuto, nel bene e nel male.” Parole che non contengono un riferimento diretto all’addio, ma che lasciano aperte tutte le interpretazioni, specie alla luce delle dinamiche di mercato in arrivo.
Un profilo da Serie A
Già nel corso della scorsa sessione invernale, Palumbo era stato seguito da alcune società di Serie A, attirate dalla sua visione di gioco, duttilità e capacità balistiche. Oggi il salto di categoria non è più solo un sogno, ma un’opportunità concreta.
La società riflette: ripartire con lui o cederlo?
Resta da capire quale sarà la strategia del Modena: puntare su Palumbo come colonna tecnica per il nuovo ciclo o monetizzare la sua cessione per reinvestire sul mercato? La decisione sarà probabilmente legata anche alla composizione della nuova guida tecnica e agli obiettivi futuri del club. E ovviamente anche dalle intenzioni del calciatore.
In attesa di conferme ufficiali, una cosa è certa: Antonio Palumbo ha lasciato il segno a Modena, e qualunque sia la sua prossima destinazione, porterà con sé l’affetto di una piazza che ha imparato a riconoscere e apprezzare il suo valore tecnico e umano.