Luca Magnino, calciatore del Modena e neo-laureato in economia aziendale, ha incontrato la stampa per il consueto appuntamento settimanale dedicato ai protagonisti della squadra gialloblù. Il giocatore ha parlato del suo ruolo in campo, della sua duttilità tattica e delle aspettative per il futuro, sia sportive che personali.
La duttilità
“Essere duttile è un vantaggio”, ha affermato Magnino, sottolineando come la sua capacità di adattarsi a più ruoli gli abbia permesso di trovare maggiore continuità in una squadra di alto livello come il Modena. Pur non giocando sempre nel suo ruolo naturale, l’importante per lui è poter contribuire al successo della squadra. Durante l’incontro, si è discusso anche della sua mancanza di reti in questa stagione, un aspetto che ha evidenziato come differenza rispetto al primo anno in Serie B. “Il modulo di allora mi permetteva di entrare più spesso in area,” ha spiegato, aggiungendo di essere determinato a ritrovare il gol nel girone di ritorno.
Cremona
L’attenzione si è poi spostata sulla prossima sfida contro la Cremonese, una trasferta che rievoca ricordi poco felici per Magnino e per la squadra. “Abbiamo subito quattro reti l’anno scorso e in Coppa Italia sono stato espulso dopo pochi minuti,” ha ricordato, augurandosi che questi episodi servano da stimolo per una prestazione migliore.
Palermo e Frosinone
Dopo le vittorie contro Reggiana e Pisa, il Modena ha poi faticato a mantenere la continuità nei risultati. “Abbiamo mancato quel pizzico di cattiveria per portare a casa un altro successo,” ha ammesso Magnino, sottolineando come la prestazione contro il Frosinone, nonostante il pareggio, non sia stata del tutto negativa. “A Palermo abbiamo disputato forse l’unica gara davvero sotto tono – ha aggiunto – col Frosinone la prestazione non è stata del tutto negativa fino al gol del loro pareggio. A fine gara nello spogliatoio regnava il silenzio e c’era in noi tanta delusione, dobbiamo e possiamo fare di più”.
I fischi del Braglia
La delusione per i risultati altalenanti ha coinvolto anche i tifosi, che non hanno risparmiato critiche e fischi. Il centrocampista ha comunque evidenziato il sostegno costante del pubblico durante le partite casalinghe, riconoscendo la loro delusione come uno stimolo per migliorare: “Intanto è giusto dire che la gente ci ha sostenuto per tutta la partita e in casa questo ci dà sempre una grande mano. Alla fine il loro dissenso è stato comprensibile, e questi fischi li abbiamo presi nel modo giusto, ovvero come stimolo a fare meglio”.
L’esperienza a Modena
A Modena da oltre tre anni e mezzo, Magnino considera questa esperienza come la parentesi più lunga e significativa della sua carriera. Il calciatore ha parlato con entusiasmo della città e dell’ambiente, dichiarando di trovarsi molto bene e di sperare di poter proseguire ancora a lungo la sua avventura in gialloblù:” Il mio bilancio modenese è sicuramente positivo, anche dal punto di vista umano. È una città che non conoscevo così bene, per me ha avuto un impatto importante. Sono arrivato a metà del campionato di serie C vinto, è stata un’esperienza subito forte e travolgente, anche perchè venivo da una situazione più difficile come Pordenone. Tutto questo lo ritrovo anche oggi, nella gente, nella società, nella voglia di essere sempre ambiziosi. Spero di poter rimanere a lungo, Modena è un posto bello in cui vivere. Se poi un giorno le strade si divideranno, questa piazza sarà sempre una delle cose della mia vita che non dimenticherò”.
Il sogno nel cassetto
Infine, riguardo al futuro e a un eventuale sogno di approdare in Serie A, Magnino ha concluso con un messaggio chiaro: “Si sogna sempre, è normale nel nostro lavoro, guai a smettere di farlo.”
