L’accoglienza calorosa riservata a Gregoire Defrel dai tifosi allo Zelocchi rappresenta il primo segnale di una nuova avventura. Andrea Catellani ha individuato in lui non solo un calciatore, ma uno sportivo determinato e pronto a rimettersi in gioco. Giunto alla soglia dei 33 anni, Defrel si trova di fronte a un bivio cruciale: da un lato, gli ultimi anni di carriera; dall’altro, la possibilità di una rinascita sportiva. Lo scrive il Resto del Carlino.
Defrel non è solo un attaccante: la sua versatilità offre una vasta gamma di soluzioni per Bisoli. Con l’attuale schema di gioco 3-4-2-1, il francese potrebbe anche posizionarsi come uno dei due trequartisti. In coppia con Palumbo, con Pedro Mendes o Gliozzi prime punte. Costruendo un centrocampo granitico (Santoro, Magnino, Battistella, Gerli) e una difesa che senza il possesso diventa a 5, l’attacco “pesante” può essere sostenuto. Alternativamente, nel 4-3-1-2, Defrel potrà agire come seconda punta, avvicinandosi maggiormente alla porta avversaria. Tuttavia, un ruolo da esterno offensivo sembra poco probabile, dato che le sue caratteristiche fisiche non si prestano più a questo tipo di gioco.
L’arrivo di Defrel segna un’importante tappa nel mercato del Modena. Con un pedigree da Serie A che lo accomuna a Caldara, il francese porta con sé un bagaglio di esperienza che potrebbe rivelarsi fondamentale per la squadra. Catellani ha voluto fortemente questo innesto, dimostrando una chiara intenzione di alzare l’asticella delle aspettative. Se il gruppo saprà rispettare le attese, il divertimento è assicurato per la prossima stagione.
Ora, l’attenzione si sposta sulla sfida contro il Napoli, un test significativo per valutare non solo le ambizioni del Modena, ma anche la condizione di Defrel. Pur consapevole che ci vorrà tempo per ritrovare la forma dei giorni migliori, la familiarità con Bisoli potrebbe risultare un vantaggio. I due hanno condiviso un passato foriero di successi a Cesena, e questa connessione potrebbe facilitarne l’inserimento.
