Modena, Gagno è l’uomo del destino

Quando un giocatore, con un singolo gesto, può determinare la strada di tutti

Gagno ascoli modena rigore

Non ci sarà mai la controprova, ma con molte probabilità subire la rete in casa dell’Ascoli, a pochi istanti dall’intervallo, in uno scontro diretto, il primo match con il nuovo allenatore in panchina, su rigore, avrebbe potuto demoralizzare definitivamente l’ambiente e compromettere non solo l’esito della partita, ma anche la corsa alla salvezza.

Ed è qui che entra in ballo la famosa fortuna di cui ha parlato lo stesso Bisoli nel giorno della sua presentazione dicendo che la buona sorte è da cercare, non da aspettare (concetto già appartenuto, per esempio, anche a Marcolin e a Seneca).
Gagno ascoli modena
Allora la parata di Gagno è sicuramente un segno del destino che passa però attraverso il lavoro fatto da un giocatore che torna titolare dopo tre mesi (e solo per un problemino fisico di Seculin) e sicuramente anche da una scossa motivazionale messa in atto dall’allenatore.
Parlando di segni del destino, non si può non ricordare che Gagno fu protagonista del momento clou della promozione in Serie B grazie al suo storico gol contro l’Imolese di cui tanto si è già detto. Innegabile quindi che il portiere canarino sia proprio l’uomo del destino. (Non dimentichiamo che il rigore è stato comunque l’unico tiro in porta dell’Ascoli).
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